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25 ANNI DI ARUANà – PROGETTI REALIZZATI

Domenica 22 giugno 1997 Aruanà è pronta a spiccare il volo.

Dal primo notiziario di Aruanà:

“Gran festa quella domenica a Casorzo. Il salone gremito, un’emozione grande.

Don Giuseppe a tagliare il nastro e a benedire, e la gente che per la prima volta entrava in quel luogo da tempo nei nostri pensieri e nel nostro cuore.

In molti si sono soffermati, tra un pasticcino e l’altro, ad osservare sulle pareti tinteggiate di sole, il logo su cui spicca il nome Aruanà - associazione di volontariato, a leggere il telegramma del Presidente Scalfaro che, amico da anni, ha seguito fin dal concepimento questo progetto, a riflettere di fronte al cartellone che riporta le parole del Tagore, ad accarezzare quei mobili dell’ex Casa di Riposo, testimoni di un passato ricco di valori e di affetti e a chiedere il significato di Aruanà.

Ho stretto tante mani quel giorno, ho ascoltato parole di incoraggiamento, di congratulazioni, di stupore, ho provato una gioia immensa, ma calata la sera, in quell’ex aula ormai vuota ho sentito una grande responsabilità e, di fronte al Crocefisso che Don Giuseppe ha donato all’Associazione, ho ricordato le parole di Gesù:

“Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono.

Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri.

Vi ho dato l’esempio, perché come ho fatto io facciate voi”

“Aruanà uguale servizio, amore, dono, gratuità quindi”

Lunedì 23 giugno 1997 abbiamo iniziato il nostro cammino di volontari in quell’ex aula di scuola che profumava ancora di bambini.

Un tavolo, tre mobili dell’ex Cottolengo, una cattedra, una poltroncina da scrivania dismessa dalla segretaria comunale, alcune sedie usate un tempo dagli alunni e… noi.

I giorni di apertura all’inizio erano tre: lunedì, mercoledì, venerdì, ma spesso eravamo solo noi volontari.

C’è voluto tempo per guadagnarci la stima della gente che non capiva bene il significato di “associazione di volontariato”

Come è possibile, diceva qualcuno, che ci siano persone che si mettono a disposizione degli altri gratuitamente e con continuità?

La mostra “Dai tirët dla nonna” (un’esposizione di biancheria delle nostre nonne, con ricami e pizzi meravigliosi, che faceva parte del corredo - fardèl- che ogni donna portava in dote quando convolava a nozze) è stata l’occasione per avvicinare le persone ad Aruanà.

Poco per volta la diffidenza dei casorzesi è svanita e la gente ha cominciato a venire senza timore anche solo per un saluto, per una chiacchierata e qualche confidenza.

Incontri di formazione per volontari, che per la prima volta si avvicinavano al mondo degli anziani, con psicologo, fisiatra, fisioterapista, dietologo, sacerdote…

…corsi di ginnastica posturale, corsi di Yoga, corsi di decoupage, di lavoro a maglia, di approccio al computer, di degustazione di vini, mostre fotografiche del passato che han fatto “ritornare in vita” casorzesi scomparsi da anni e tante belle iniziative tra cui i festeggiamenti ai ragazzi di Chernobyl che trascorrevano l’estate a Casorzo e laboratori vari.

Aruanà è anche stata sede per due anni dei Corsi sul Metodo Feuerstein tenuti dal CAM (Centro di Apprendimento Mediato) di Rimini che hanno visto la partecipazione di insegnanti, pedagogisti, psicologi, sociologi, infermieri, criminologi provenienti da Piemonte, Liguria, Lombardia, Marche, Sicilia, che frequentavano per tutto il weekend e di una biblioteca con più di settecento libri tutti catalogati dalla Professoressa Maria Grazia Viale di Asti che per più di un anno ha dedicato tempo e impegno a questo progetto.

 

Qualche flash delle tante iniziative realizzate da Aruanà in questi 25 anni:

 

Le Mostre: “Dai Tiret dla nonna”, “Ricami per i giorni di festa” “J arneis d’na vota” attrezzi e arredi di una volta della tradizione contadina, “Un tuffo nel passato” mostra fotografica che ha fatto ritornare in vita casorzesi scomparsi da tempo.

Il Progetto “Aruanà ti vuole in forma” nove incontri di formazione e di informazione di carattere sociosanitario, realizzati grazie alla collaborazione del dott. Vincenzo Garlando.

La “Tombolata di mezzanotte” finalizzata alla costruzione del “Villaggio Casorzo” in Ruanda (Progetto condiviso con “Il granello di senape”).

“L’arte di saper bere” Serate di degustazione di vini condotte dal maestro sommelier Giovanni Spiotta

Volontariato per alcuni anni alla Residenza per anziani A.C.E.A.A. di Casorzo all’ora di pranzo che ha impegnato a rotazione tutti i membri del Direttivo di Aruanà.

I Progetti “Semplice…mente”, “Attiva…mente”, “Cordial…mente” e “Ricordo un cielo stellato” per il potenziamento cognitivo realizzati presso le Case di riposo, secondo la metodologia Feuerstein.

I Laboratori a Torino al San Giovanni Vecchio nell’ambito del Progetto “Con mani umane per il futuro dell’arte medica” e al Centro la Sorgente con i ragazzi della seconda S dell’Istituto Castigliano di Asti. E quello a Casorzo.

Il laboratorio “Attiva…mente - ginnastica per la mente” ogni venerdì per un anno intero a Casorzo nell’aula verde, aperto a giovani e meno giovani anche dei paesi vicini.

Il progetto: “Animiamo con metodo” alle confcooperative Asti-Alessandria

E poi… la nostra sfida più bella: il Progetto “Tandem”.

Ragazzi pieni di vita, nel pieno vigore degli anni e ospiti non del tutto autosufficienti per età o per patologia della residenza Centro San Martino di Montemagno a lavorare insieme per tanti venerdì sulle schede del metodo Feuerstein in un clima di complicità e di allegria.

I Convegni a conclusione dei Progetti e le pubblicazioni “Perché sei venuto a trovarmi?” riflessioni, considerazioni, esperienze per il volontariato agli anziani con la prefazione del Presidente Oscar Luigi Scalfaro e “Tandem” un’esperienza intergenerazionale con la prefazione del regista Pupi Avati.

Le serate a tema con medici vari.

Tra le esperienze più belle di questi 25 anni di Aruanà la mattinata di docenza all’Università infermieristica di Asti di alcuni anziani ospiti della Casa di Riposo A.C.E.A.A. di Casorzo e la Tesi di Laurea “Applicazione del Metodo Feuerstein per la prevenzione del decadimento cognitivo” di Serena Magnetti preparata durante l’attiva partecipazione ai laboratori.

Emozioni che si ripetono ad ogni ricordo, volti impressi nel nostro cuore.

Progetti e pubblicazioni:

 

Nel 2003 Aruanà si è avvicinata al Metodo Feuerstein* e ha organizzato con il C.A.M (Centro di apprendimento mediato) di Rimini corsi di formazione che hanno qualificato alcuni volontari mediatori.

Il metodo è poi stato sperimentato con successo nelle Case di Riposo A.C.E.A.A di Casorzo e Centro San Martino di Montemagno mediante i progetti: “Semplice…mente”, “Attiva…mente”, “Cordial…mente” e “Tandem” curati da Aruanà.

 

* Il Metodo Feuerstein si propone di modificare interamente le funzioni cognitive carenti di una persona attraverso un lavoro paziente, sistematico, capillare e costante nel pieno rispetto della personalità dell’individuo. Alla base di ciò c’è una fiducia certa nella modificabilità cognitiva strutturale di ogni essere umano, anche del più deficitario o culturalmente deprivato.

 

Due le pubblicazioni sull’esperienza: “Perché sei venuto a trovarmi” con la Prefazione del Presidente Oscar Luigi Scalfaro e “Tandem” con la prefazione del Regista Pupi Avati.

Per il ventesimo anniversario della nascita di Aruanà è stato presentato il libro “Io Aruanà sono nata qui” Casorzo in fotografia.

 

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